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Alessio Bastianello TREE CLIMBER ETW - FORMATORE - SOCIO FONDATORE SIA

La mia Storia

Ogni inizio contiene una magia
che ci protegge e a vivere ci aiuta.
Dobbiamo attraversare spazi e spazi,
senza fermare in alcun d’essi il piede,
lo spirito universal non vuol legarci,
ma su di grado in grado sollevarci…

(Hermann Hesse) 



1964 - 1978

“Nasco”, quasi il giorno tre, visto che sono le 23.30 e probabilmente il dottore incaricato di questo ineluttabile compito deve avermi afferrato per il naso ... Chi mi conosce sa ... Ariete è la costellazione che mi protegge che, affiancata dallo Scorpione, mi dona Forza, Lealtà, Coraggio ed Altruismo, almeno così ho letto sul calendario di frate Indovino. In un pomeriggio dell’afosa estate del 1974 una rigida altalena di robusto e pesante ferro, appunto anni ’70, lanciata ad alta velocità mi colpisce alla nuca arrestando all’istante la sua inerzia. Non riuscirò più a girare il collo a sinistra per moltissimi anni. E nessuno decretò fosse il caso di farmi fare una radiografia. Quasi quasi, per curiosità, nei farei una adesso. P.S. L’anno successivo mi colpisce di nuovo ma stavolta in piena testa. Mi riaccompagna a casa, abitiamo a 100 mt dal parco dove stiamo giocando, mio fratellino Alessandro di 6 anni che in realtà avrei dovuto accudire io. (Si, in quegli anni i genitori lasciavano andare soli bambini anche più lontano del balcone di casa). Stavolta, visto che la mia canottiera bianca è diventata rossa e stà in piedi da sola, reputano che forse una capatina in Pronto Soccorso si potrebbe anche fare e per cui, visto che mio padre è al lavoro (mica esistono ancora i cellulari), un prodigo vicino di casa inforca la sua bicicletta, mi carica sulla canna e come Pollicino che dissemina sassolini sul sentiero, ma le mie sono gocce di sangue, arrivo semisvenuto all’ospedale. Ancora oggi la calvizie non è una mia caratteristica, per cui dovrete attendere ancora un poco per poter vedere un selfie di questi 8 punti

Il Comune di Desio fa isolare la zona altalene con una rete di protezione, così sopravvivo sino ad oggi.

Mi iscrivo ad Agraria a Limbiate; allora la scuola coesisteva nella medesima struttura del Manicomio, ai tempi si chiamava così. Ora ospedale psichiatrico. Credevano di riuscire a trattenermi ma dopo aver perso Waterloo a Risiko mi hanno lasciato venir via e sono andato in vacanza a Sant’Elena una settimanela ... eliminato !

1979 - 1982

Qualcuno, o qualcosa, o non si sa, ha molte definizioni: Fato, Destino, Dio, Caso, Sfiga, Disegno; -decide per me. E devo mollare agraria. Ad ottobre trovo (ma forse è lui che mi trova) il mio primo lavoro, casuale, senza scelta, e divento Apprendista tornitore, che poi a soli 300 metri da casa mia, è anche una bella coincidenza fortuita ... e fortuito è anche che a 300 mt da casa mia, c’è un istituto Tecnico che fa scuola serale. Tombola! E allora vedi che il Fato, Destino, Dio, Caso, Sfiga, Disegno; -decide per me una seconda volta. Resisto per 5 anni. Dalle 18.30 alle 22.40. Il 2 luglio 1984, con 44/60 prendo un diploma, uno qualsiasi. Tanto non l’ho scelto io. P.S. Dopo 7 giorni, il 9 luglio 1984, parto destinazione Merano. Gli Alpini mi chiamano a servire la Patria per 12 mesi. Sinceramente mi immaginavo una vacanza diversa come premio per la maturità.

Finalmente il riscatto sociale. Arriva per me la mitica Vespa Primavera ET3. Completo impaziente, un venerdì qualsiasi, l’esame per il patentino di guida ed il successivo sabato qualsiasi, con una gioia incontenibile posso finalmente guidare il mio sogno. Con la seguente cronologia: 15.00 In cortile con mio padre, salgo sulla Vespa, mi apre il cancello con le raccomandazioni di rito. 15.05 Imbocco la Via Mascagni verso Muggiò, rettilineo pulito per 2 km (nel 1980…). Primo semaforo verde per me, Vespa lanciata a manetta, non rallento, una Autobianchi A112 esce in retromarcia da un cancello, mi spavento, inchiodo, mi cappotto e finisco lungo disteso in mezzo all’incrocio. Risultato. Trauma cranico. 15.10 Mi risveglio con volti umani che mi schiaffeggiano, dopo il posteriore dalla A112 non ricordo altro, ma la strada per tornare a casa quella sì. Ambulanza, Pronto Soccorso? Naaaaa!! Salto in sella, be non proprio ci salto, e via verso casa. 15.15 Mio padre mi riapre il cancello e metto sul cavalletto ciò che rimane di una Vespa con ben 4 km all’attivo. Il quarto d’ora più assurdo della mia vita. Per ora.

Che ovviamente compio il 2 aprile, essendo ovviamente nato in quel giorno. Studio da solo per prendere la patente di guida da privatista, gira poco grano in quegli anni nella mia famiglia. Il 3 aprile sostengo l’esame finale e immediatamente mi stampano il fatidico “Foglio Rosa” con cui posso guidare in attesa del documento definitivo. Il 3 aprile è venerdì. Domenica 5 finalmente la mia prima uscita con la macchina. Tranquilli, stavolta non mi rompo la testa. Solo che, arrivato alla casa di una bella tipa, parcheggio maldestramente davanti un panettone di cemento. Me lo dimentico. Riparto deciso, con la bella tipa di fianco, e salgo sul panettone con le ruote che girano a vuoto. La bella tipa, leggermente arrabbiatina, scende ed io ritorno a casa costantemente in prima marcia con le leve del cambio piegate (a proposito, la macchina è di mio padre). P.S. La domenica successiva un mio amico mi ha tamponato. Ma questa è un’altra storia.

1985 - 1995

Dopo il congedo di luglio, faccio abbonamento “Interail” e l’Europa di agosto è tutta mia. Francia, Belgio, Olanda, Germania, Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia, NORDKAPP…. e ritorno. A fine anno si cambia anche lavoro, che mantengo per altri 9 anni, sino a quando …

sino a quando…una lucida e cosciente follia, (ormai non m’inganna più il: Fato, Destino, Dio, Caso, Sfiga, Disegno) mi convince a cancellare il passato, scopro nuovi fogli bianchi e scrivo un futuro tutto nuovo. Da adesso decido io! Ritiro la liquidazione e nasce “VERDEACQUA Giardini”. Un lancio nel buio, visto che solo pochi mesi fa non avrei saputo distinguere un geranio da una verza. Ma questa nuova vita è già la fuori. Mi aspetta da quando il: Fato, Destino, Dio, Caso, Sfiga, Disegno mi strappa dalla scuola di Agraria. Solo e semplicemente ho agito per riprendermela; La vita. “Dove c’è una grande volontà, non possono esserci grandi difficoltà” (Niccolò Machiavelli). Finanziamento da £. 70.000.000 (la sapete ancora leggere?). Capannone, automezzi, macchinari, attrezzi. Tutto da ripagare in pochi anni, praticamente un giro di Roulette. Ma la ruota su cui getto la pallina ha tutti gli incavi con lo stesso numero. Sono certo di vincere. Vinco.

Tree Climbing, questo sconosciuto. Siamo ancora agli albori. Pionieri di una disciplina che echeggia dagli States, da oltre oceano, ci ammicca, ci stuzzica, ci accarezza il dorso di gatti dagli occhi sgranati e orecchie tese. Qualcuno di noi parte, curioso raggiunge il Far West e torna ricco di una conoscenza tecnica innovativa. Siamo pochi, ci troviamo, condividiamo, sperimentiamo, e la crescita diventa esponenziale. Varese 1994 – Si costituisce la Sezione ISA Italia, poi nel 2002 SIA. – Io c’ero. Minoprio (CO) 1996 -2° Campionato Italiano di Tree Climbing- Io c’ero. Genova 1999 -1° Arbor Day della Sociatà Italiana di Arboricoltura. – Io c’ero. La Scuola Agraria del Parco di Monza diventa il cuscinetto a sfere su cui inizia vorticosamente a girare la giovane ruota dell’Arboricoltura Italiana. Ed io sono li. Abito vicinissimo e mi nutro di corsi professionali come non ci fosse un domani. Drogato di lignina e cellulosa. Ubriaco di linfa grezza. Sniffo CO2 e faccio tisane di Micorrize. E cresco.

2002 - 2013

Corso-Esame per “Certificazione ETW” -European Tree Worker- E’ solo la seconda edizione in Italia. Anche qui pioniere. Partecipare rasenta l’esperimento, l’aspettativa di un ritorno d’immagine è quasi nullo, inesistente quello economico. Ma afferro il secondo punteggio più alto. E come il più umile dei semi anche questo è stato comunque posato, sotto una coperta di fertile terriccio, solo che non lo sappiamo ancora. Crescerà, con i suoi tempi ma, crescerà.

Ho conosciuto Hermann Hesse durante l’anno di leva, ad oggi ancora il mio scrittore preferito. C’è una poesia che conosco a memoria; GRADINI. E’ il mio mantra. Ho scoperto essere io stesso quella poesia. Tutt’oggi vivo secondo il suo precetto. Gennaio 2008 firmo la cessione dell’attività. Dopo 14 anni VERDEACQUA Giardini diventa proprietà di altri. Io mi ritiro. Anno sabbatico la motivazione ma, in realtà, comprendo di aver raggiunto lo scopo. Ammesso fossi mai stato a conoscenza di averne avuto uno. E’ tempo di cambiare. Nuovi orizzonti. Stimolanti incertezze voglio riscoprire. E gli “anni sabbatici” diventano cinque. Già, ma ad agosto nasce anche Riccardo e il nuovo orizzonte è: Papà a tempo pieno. I 5 anni più sbalorditivi della mia vita, marchiati a fuoco nella Amigdala, la memoria emozionale.

Conto corrente in Allarme Rosso. Nonostante il rubinetto centellinasse gocce, il serbatoio, non più rifornito, si è impoverito. Occorre un rimedio, alquanto logico ma, “cosa fare”? Fato, Destino, Dio, Caso, Sfiga, Disegno? Inaccettabile. Meglio scegliere. “Conosci te stesso”. Fece incidere Socrate sulla facciata del tempio di Apollo. Cosa mi appassiona? -Gli Alberi. Cosa mi piace fare? – Arrampicare. Con chi amo di più stare? – Con me stesso. Dove mi piace stare? – In giro Quanto vorrei guadagnare? – Abbastanza per fare almeno un viaggio l’anno. Il dubbio non è spettatore nel teatro della mia decisione: nasce “TreeRex”. Non altro nome, in quanto, di diritto, “Arboricoltore preistorico” auto eletto “Re degli Alberi”.

2020

Rinnovo il sito internet osmotizzando sensazioni ed emozioni come guida alle scelte future. Se ora che stai leggendo è già il 2023 probabilmente sono in pensione.

TREEREX

ai giorni nostri

TREEREX, nella figura del suo titolare Alessio Bastianello, da oltre venticinque anni si occupa di arboricoltura ornamentale.

Un’esperienza che ha preso il via quando in Italia si era da poco iniziato a trattare seriamente di arboricoltura urbana ovvero abbandonando progressivamente le teorie approssimative retaggio di credenze agricole ormai in declino.

Oggi il punto di forza di TREEREX sono gli interventi in TREE CLIMBING ma non dimenticando che i nostri alberi necessitano anche di cure e controlli che vanno oltre la comprensibile riduzione della loro chioma.

In ambito urbano non possiamo privarci della convivenza con gli alberi; abbiamo molto più bisogno noi di loro che non viceversa, per cui occorre convincerci dell’enorme importanza che la loro salute riveste nel mondo , che si diffonde e trasforma in salute e benessere per gli esseri viventi.

Treerex, direttamente o tramite la collaborazione con professionisti di settore quali agronomi, agrotecnici, imprese ed operatori treeclimber, si occupa di indagare gli alberi, intervenire nell’eventualità e poi monitorarne la vitalità, la struttura, la forma, in relazione alle esigenze antropiche e di vivibilità del luogo dove essi crescono

 

Alessio Bastianello
TREE CLIMBER ETW - SOCIO FONDATORE SIA - FORMATORE