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CONSOLIDAMENTO CHIOMA

Tecnica non invasiva e rispettosa della fisiologia dell’albero
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PREMESSA
Gli alberi sono esseri viventi con un ciclo vitale per molti versi simile a quello umano e come noi, a volte, non riescono a gestire le avversità della vita e si indeboliscono, se questa debolezza diviene un rischio per la rottura o il cedimento di un ramo o dell’intera struttura ecco che diventa necessario intervenire e porre rimedio a questo problema. Un cliente non informato, unito ad un arboricoltore privo di cultura e competenza, risolverebbero il problema con una potatura drastica, chiamata comunemente capitozzatura, la quale eliminando molto legno con grandi tagli genera un’illusione di sicurezza. Indiscutibilmente questa è una falsa credenza che produce ulteriori danni alla struttura albero. Il consolidamento invece, tecnica non invasiva e rispettosa della fisiologia dell’albero, consiste, dopo un’accurata analisi, nell’ancorare tra di loro, con funi in materiale sintetico, le branche ritenute non sicure, creando così consolidamenti dinamici e statici (orizzontali) o di trattenuta (verticali). Ancorando in questo modo si riducono e limitano notevolmente i carichi e le forze che potrebbero portare a rottura il ramo, la branca o l’intero albero per esempio a causa di forti venti o del peso della neve
CONSOLIDAMENTO DINAMICO
L’unione delle parti non è in tensione ma rimane “morbida”, per cui l’albero non avverte la presenza della fune e non modifica il proprio sviluppo. Il cavo entra in funzione solamente quando i carichi sulla struttura superano una soglia stabilita e riducono sensibilmente le forze in gioco. Se la branca dovesse comunque arrivare a rottura il cavo impedirebbe la caduta al suolo trattenendolo appeso
CONSOLIDAMENTO STATICO
L’unione delle parti è in tensione e riduce i carichi sulla branca ritenuta debole ed a rischio di rottura. Per le strutture (branche e/o fusti) molto pesanti si utilizzano tiranti in DYNEEMA con resistenze pari, se non superiori, a quelle di cavi in acciaio.
CONCLUSIONE
Non bisogna trascurare due aspetti importanti; Primo- che i consolidamenti, sia statici che dinamici, sono a tutti gli effetti da considerarsi una modifica strutturale soggetta alla verifica ed approvazione da parte di un soggetto responsabile, generalmente un Dott. Agronomo. Secondo- che è fondamentale prevedere e mettere a bilancio un loro controllo con cadenze periodiche di non oltre due anni, ovvero è decisamente dannoso e controproducente DIMENTICARLI.